Situazioni di rischio nutrizionale ed intervento dietoterapico

Numerose patologie nutrizionali sono spesso correlate ad una condizione di malnutrizione per eccesso (il diabete, le dislipidemie, le cardio-vasculopatie).

Tuttavia le carenze nutrizionali sono ancora assai diffuse soprattutto nelle categorie e rischio come i pazienti ospedalizzati, gli anziani, i pazienti chirurgici...

Le indagini epidemiologiche riportano elevati tassi di malnutrizione tra i pazienti ospedalizzati e ciò comporta un aumentato numero di complicanze e il prolungarsi del tempo di degenza.

Le principali conseguenze della denutrizione sono rappresentate da:

    • deplezione della massa magra;
    • insufficienza funzionale di numerosi organi ed apparati (intestino, cuore, fegato);
    • deficit dei processi riparativi;
    • riduzione delle capacità di difesa immunitaria con possibile comparsa di infezioni primitive e complicanze settiche.

La prevenzione e la terapia della malnutrizione risultano oggi ampiamente facilitate dalle tecniche di assistenza nutrizionale.

Il primo intervento terapeutico si basa su un'idonea dieta per os in base alle condizioni clinico-metaboliche del paziente, adattata quindi alle sue esigenze e, quando possibile ai suoi gusti.

All'interno delle strutture sanitarie grande spazio occupano le tecniche di nutrizione enterale e parenterale, oltre che l'integrazione per os, con prodotti specificamente formulati che permettono in alcuni casi anche la completa sostituzione dell'alimentazione (nutrizione enterale per via orale).

In ambito territoriale l'utilizzo di integratori per la prevenzione e la cura della malnutrizione calorico-proteica riveste attualmente un ruolo di grande rilievo. Gli integratori sono preparati a formulazione definita, pronti all'uso, somministrabili per via orale come supplemento o come unica fonte alimentare. L'efficacia degli integratori é strettamente correlata alla accettabilità del prodotto da parte del paziente ed all'entità del supporto fornito; diverse situazioni cliniche possono giovarsi di volta in volta di specifiche formulazioni. 

Le principali indicazioni per l'uso degli integratori sono:

    • alimentazione orale insufficiente
    • alimentazione orale a basso residuo (es. colonscopie)
    • alimentazione di transizione (dopo periodi di digiuno prolungato)
    • alimentazione sterile (es. trapiantati)

Vanno scelti in base alla loro formulazione (formule adatte a condizioni cliniche come l'insufficienza renale, l'insufficienza respiratoria ecc.), alla palatabilità (aromi dolci, neutri, salati), alla tolleranza (possibilità di una intolleranza al lattosio o malassorbimento lipidico), al tipo di confezione più idonea all'utilizzo per il paziente in esame.

Gli integratori vanno somministrati lontano dai pasti principali per la necessità di non interferire con l'appetito che deve essere conservato al momento del pranzo e della cena; debbono essere sorbiti lentamente al fine di migliorare, almeno nei soggetti più difficili, la tolleranza gastrointestinale ed evitare meteorismo e distensione addominale. In soggetti portatori di lesioni orofaringee ed esofagee sarà bene controllare anche l'osmolarità ed il pH per la possibile comparsa di dolore orale o durante la deglutizione (odinofagia).

Vanno spiegate al paziente le motivazioni che inducono alla prescrizione del prodotto affinché venga ben identificato il ruolo che esso deve svolgere nel suo programma alimentare.

L'efficacia clinica deve essere valutata in base alla reale validità sul piano pratico in quanto é incontestabile la validità della premessa teorica: il successo si basa essenzialmente sulla compliance del paziente.

Salvo che in particolari condizioni (dieta sterile, preparazione alla chirurgia del colon o ad indagini radiologiche su colon) non risulta facile sostituire un intero regime dietetico con i soli integratori: i vantaggi più evidenti si realizzano quando l'alimentazione naturale apporta già una discreta quota energetica insufficiente però a garantire lo stato di salute.

L'uso più frequente è quello mirato alla prevenzione ed alla correzione della malnutrizione proteico-calorica osservabile in:


Sovrappeso e obesità
Il diabete
Le dislipidemie
Steatosi e steatoepatite metabolica

Data ultimo aggiornamento: 1 settembre 2024