Rischio nutrizionale nel paziente chirurgico

I pazienti sottoposti ad intervento chirurgico si giovano senz'altro di un adeguato supporto nutrizionale che integri il loro regime alimentare con apporti complementari di calorie e nutrienti in forma facilmente assimilabile.

Un inadeguato apporto nutrizionale tende infatti a deprimere l'immunità nonché a ritardare la guarigione e la cicatrizzazione delle ferite. 

Accanto al paziente che ha subito interventi di notevole importanza occorre considerare anche i pazienti che hanno sperimentato periodi di iponutrizione per interventi di modesta gravità o a causa di coliche dolorose o per nausea e vomito o che nel corso della degenza hanno affrontato numerosi giorni di semidigiuno per indagini diagnostiche e strumentali, o infine che hanno effettuato una dieta semiliquida ipocalorica per diversi giorni fino alla completa canalizzazione.

Tutto ciò può comportare un periodo talora anche molto prolungato durante il quale il paziente non ha coperto i suoi fabbisogni in energia e nutrienti: da ciò un senso di astenia, di affaticamento, di scarsa reattività, collegato ad una malnutrizione frustra e poco obbiettivabile che prolunga la convalescenza e ritarda il reinserimento del paziente nella routine quotidiana. Questi pazienti con l'uso corretto della dietoterapia possono recuperare con maggiore facilità un discreto stato generale.


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Data ultimo aggiornamento: 1 settembre 2024