La composizione dell'organismo deve permanere possibilmente costante, entro certi limiti, al fine di consentire l'ottimale funzione delle cellule e dei tessuti.
L'organismo umano contiene nell'età adulta circa il 70% di acqua, il 13% di proteine, il 12% di lipidi, l'1% di glicidi ed il 5% di sali minerali. Tali valori possono variare soprattutto in funzione dell'età. Il volume totale d'acqua è molto alto (90%) nella vita fetale, alla nascita è del 70-75% e decresce ancora nell'età adulta; può aumentare o diminuire notevolmente in presenza di patologie particolari.
Una corretta impostazione del regime alimentare non può prescindere dalla valutazione dello stato nutrizionale.
Per definire con precisione tale stato è necessario raccogliere l'anamnesi alimentare, effettuare un adeguato esame obiettivo, una corretta valutazione antropometrica ed analizzare alcuni parametri biochimici.
Parametri antropometrici
Nella pratica clinica ci si avvale subito di due semplici ma fondamentali parametri: il peso e l'altezza.
Per mezzo di essi si può calcolare con apposite formule corrette sulla base della taglia corporea (piccola, media, grande - definita in funzione della circonferenza del polso), il peso ideale (o il peso desiderabile) di un soggetto, quel peso cioè che, secondo rilevazioni statistiche, si discosta maggiormente dal rischio di elevata mortalità.
Utile è anche il calcolo dell'indice di massa corporea (IMC o BMI, body mass index). Si ottiene dividendo il peso (in chilogrammi) per l’altezza (in metri) al quadrato, del soggetto in questione. Il risultato stabilisce con rigore se una persona può ritenersi in forma oppure è da considerarsi sottopeso o in sovrappeso o addirittura entra nella categoria degli obesi.
Anche la distribuzione del grasso corporeo è importante al fine del rischio di malattia: la distribuzione ginoide (a pera, con localizzazione prevalente a glutei e cosce) è a minor rischio di quella androide (a mela, distribuito prevalentemente sopra la vita).
E' stato quindi indentificato l’indice di rotondità corporea (BRI, body roundness index), che rappresenta il rapporto tra l’altezza e il diametro della vita e stima con maggiore precisione la massa grassa viscerale. Questa misurazione si ritiene possa fornire un migliore definizione del rischio di malattie correlate all’obesità.
Variazione del peso in funzione del tempo
Importante è verificare se vi è stata una variazione di peso recente. Nel caso di una perdita di peso è molto utile considerare la velocità con cui questa si è verificata: un calo ponderale >10% nell'arco di due-tre mesi è indice di malnutrizione come pure una percentuale del peso attuale inferiore all'85-90% del peso abituale.
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- malnutrizione lieve: peso attuale pari al 85-90% del peso abituale
- malnutrizione media: peso attuale pari al 75-84% del peso abituale
- malnutrizione grave: peso attuale pari a meno del 75% del peso abituale
Antropometria
Altri metodi di semplice esecuzione per la valutazione dello stato nutrizionale sono: la misurazione della circonferenza del braccio a metà tra l'acromion e l'olecrano (effettuabile con un metro da sarto) e la misurazione delle pliche cutanee (bicipitale, tricipitale, sottoscapolare e sovrailiaca) per mezzo di uno strumento, il "plicometro".
Attraverso il confronto con i valori standard di riferimento la misurazione delle pliche consente di risalire alla densità corporea ed alla determinazione della massa grassa: vi è infatti uno stretto rapporto tra gli spessori delle pliche cutanee e la percentuale di grasso totale corporeo.
La misurazione contemporanea della circonferenza del braccio e della plica tricipitale consente poi di calcolare la circonferenza muscolare e l'area muscolare del braccio.
Impedenziometria bioelettrica
E' la più innovativa fra le tecniche "non invasive" di valutazione della composizione corporea.
Consente di analizzare la composizione corporea del paziente in pochi minuti grazie ad una apparecchiatura elettronica e ad un sofisticato software.
L'apparecchio misura la resistenza offerta al passaggio di una corrente alternata, a bassa intensità e frequenza, presupponendo che essa sia in funzione della quantità totale d'acqua (total body water, TBW) del corpo.
L'acqua corporea si distribuisce uniformemente nella massa magra (o più propriamente nella massa libera di grasso, fat-free mass, FFM) della quale rappresenta in media il 72,6%; la massa grassa (Fatty Mass, FM) si ricava per sottrazione dal peso corporeo totale una volta individuato il peso della FFM.
I vantaggi che offre questa tecnica sono molti: il basso costo, la non invasività, la rapida e semplice esecuzione, la riduzione di errori di valutazione.
Gli apparecchi più moderni, anziché utilizzare elettrodi, si collegano al paziente mediante una pedana metallica simile ad una comune bilancia, su cui il paziente sale. La corrente elettrica a bassa intensità viene trasmessa al paziente attraverso la pianta dei piedi.